Il giudice e il suo boia: Un giallo che scava nell’animo umano
Friedrich Dürrenmatt, con il suo “Il giudice e il suo boia”, ci trascina in un’indagine poliziesca che va ben oltre la ricerca del colpevole. Questo romanzo, pietra miliare del genere giallo, si trasforma in una profonda riflessione sulla natura del male, sulla giustizia e sulla condizione umana.
Cosa mi è piaciuto:
- Un giallo che va oltre il giallo: Dürrenmatt non si limita a risolvere un enigma, ma utilizza il giallo come pretesto per esplorare temi esistenziali profondi, come il senso della vita, il destino e la responsabilità individuale.
- Personaggi complessi e ambigui: I personaggi, a partire dal commissario Barlach, sono figure tormentate e contraddittorie, lontane dagli stereotipi del genere poliziesco.
- Un’atmosfera cupa e opprimente: L’ambientazione, una piccola città svizzera, contribuisce a creare un’atmosfera claustrofobica e tesa, che riflette lo stato d’animo dei personaggi.
- Una critica alla società: Dürrenmatt non risparmia critiche alla società del suo tempo, mettendo in discussione le istituzioni e i valori dominanti.
In conclusione:
“Il giudice e il suo boia” non è solo un giallo, ma un romanzo che ci invita a riflettere sulla condizione umana e sulla complessità del male. È un’opera che non lascia indifferenti e che continua a essere attuale a distanza di decenni dalla sua pubblicazione.
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